Sita: Dea della devozione e della sottomissione mistica

Sita: Dea della devozione e della sottomissione mistica

Sita è una delle semi divinità femminili della religione induista, nonché eroina del grande Poema epico Ramayana. Personifica la fedeltà ed incarna la devozione. Così come i principi di resa, servizio e amore coniugale. 

Pertanto, dopo aver affrontato gli aspetti del femminile connessi ai concetti di:

  • Forza e protezione con Durga
  • Abbondanza e buona sorte con Lakshmi
  • Potenza inarrestabile e rivoluzione con Kali 
  • Saggezza, conoscenza e arti con Saraswati 
  • Matrimonio sacro e devoto con Parvati
  • Amore, passione e desiderio con Radha
  • Perdita e “lasciar andare” con Dhumavati

Oggi ci soffermiamo nuovamente a parlare di una grande storia d’amore e di autentica fedeltà: quella della bella Sita e del suo adorato Rama. Siamo dinnanzi ad una vicenda che profuma di amore, perdita, redenzione e vittoria del bene sul male.

Sei pronto a scoprirla?

Come di consueto ti do il mio più sincero benvenuto (o il bentornato) qui sul Blog di Yoga Planet

Buona lettura… 🙂

Chi è Sita?

Sita è considerata una figura ideale di moglie e madre, al punto che la sua storia è stata fonte di ispirazione per artisti e scrittori nel corso dei secoli. 

Il suo nome deriva dal Sanscrito e significa “solco” poiché si narra che venne trovata da suo padre (il re Janaka) mentre stava arando il terreno, come un vero e proprio dono offerto dalla Terra. 

Inoltre Sita era anche una divinità vedica menzionata nei Rig Veda dove viene rappresentata come la Dea Terra che benedice donando terre fertili e ricche di frutti. Insomma, una divinità legata alla fertilità.

In particolare Sita è l’espressione della femminilità collegata alla pazienza, lealtà, dedizione e purezza, ma anche al coraggio e al sacrificio di sé. Infatti è conosciuta come la fedelissima moglie di Rama (un avatar di Vishnu, a sua volta considerata avatar di Lakshmi). Non a caso personifica la fedeltà ed incarna la devozione.

A livello archetipico, rappresenta il principio femminile di amorosa sottomissione al divino e alla vita stessa. In definitiva Sita è considerata come la vera essenza della femminilità indiana: un esempio elevato di virtù.

«Le lacrime che spargiamo per l’Amato sono perle…
Il dolore per l’Amato è il lucido per il cuore e l’anima»

(Rumi)

Mito e iconografia

Il Mito di Sita

Il mito di Sita è una storia epica estremamente popolare in tutta l’India.
Sita era una principessa nata da un campo arato che venne scelta da Rama come sua sposa durante una gara di tiro con l’arco. Tuttavia, dopo il matrimonio, i due (insieme al fratello Lakshmana) furono esiliati nella foresta per 14 anni a causa di un complotto ordito da uno zio di Rama.

In sintesi il mito narra le vicende della bella moglie del principe Rama e del loro viaggio per ricongiungersi, dopo che Sita venne rapita dal demone Ravana.
Infatti, secondo la leggenda, anche Ravana era innamorato di lei. Pertanto la confinò sulla sua isola per anni, il Regno di Lanka (che corrisponde all’attuale Sri Lanka).
Frustrato nei suoi tentativi di corteggiarla, il demone finì per recludere Sita in una prigione dove rimase segregata per anni. Ciò finché non venne tratta in salvo dallo stesso Rama, grazie all’aiuto del Dio Scimmia Hanuman e al suo esercito di guerrieri-scimmia.  

Ma Rama, dubbioso sulla fedeltà di Sita, non seppe riconoscere il potere della purezza e dell’amore della consorte. Così la sottopose a un “test di fuoco”. Però Sita emerse incolume dalle fiamme, dimostrando la sua innocenza. 

Tuttavia Rama, decise di bandirla e la mandò in esilio nella foresta perché (ingiustamente) convinto che lo avesse tradito. In seguito Sita diede alla luce due gemelli: Lava e Kusha. Alcuni anni dopo Rama incontrò per caso i due ragazzi e, quando chiese loro chi fosse il padre, raccontarono la storia di Rama. A questo punto Rama chiese a Sita di tornare nella sua vita ma lei, consegnatogli i due gemelli, decise di ricongiungersi alla sua Madre Terra.

In pratica, Sita scelse la via del sacrificio. Ecco perchè, nei secoli, Sita viene descritta come la Dea della devozione e della sottomissione mistica.

Ma qual è la sua iconografia?

Sita e Hanuman

L’iconografia della semi-Dea Sita è ricca e varia, poiché riflette la sua complessità come personaggio religioso e culturale. In particolare, nei dipinti, sculture, opere d’arte e fra le numerose pagine della letteratura, viene descritta e associata ai simboli della purezza, dell’integrità e della maternità.

Non a caso Sita è spesso rappresentata come una giovane donna bella e pura, con capelli lunghi e neri, occhi dolci e una pelle chiara. Di solito è vestita di bianco, colore che rappresenta la sua castità e purezza. In ogni caso è sempre ritratta con abiti tradizionali indiani, come un sari o un salwar kameez

In alcune rappresentazioni è raffigurata con un fuoco sacro alla sua base. Questo fuoco simboleggia la sua integrità e la sua fedeltà al marito, Rama. Non di rado Sita è associata al Fiore di Loto (in Sanscrito, Padma, da cui deriva la tipica posizione Yoga chiamata Padmasana), simbolo di bellezza, purezza e spiritualità. Nelle immagini, Sita è spesso ritratta in piedi o seduta, con un atteggiamento calmo e regale. Può essere raffigurata da sola o con Rama e Lakshmana, suo fratello minore.
Ma può anche essere rappresentata con altre divinità induiste, come Lakshmi, la Dea della prosperità, o Saraswati, la Dea di saggezza e conoscenza. E ancora in compagnia del Dio Scimmia Hanuman (come indicato nell’immagine qui sopra).

L’amore tra Sita e Rama

L’amore tra Sita e Rama è uno dei più importanti e iconici della letteratura indiana.
Non a caso si tratta di due personaggi perfetti e idealizzati, che rappresentano i valori tradizionali dell’induismo: Rama è un eroe forte e coraggioso, simbolo di virtù e giustizia; Sita è una donna pura e virtuosa, che rappresenta la bellezza e la fedeltà.

Il loro amore è caratterizzato da un profondo rispetto e ammirazione reciproca. Rama è completamente devoto a Sita; la considera la sua migliore amica e confidente. Sita è profondamente innamorata di Rama; gli è fedele incondizionatamente.

La loro storia è un simbolo di speranza e amore eterno. Al tempo stesso è anche un racconto di sofferenza e dolore. Rama è “costretto” a bandire Sita in esilio, a seguito delle calunnie che la riguardano. Mentre lei viene rapita dal demone Ravana e lui si trova ad affrontare un lungo e difficile viaggio per poterla salvare.

Pertanto i due nutrono un profondo amore reciproco ma si trovano molto spesso ad affrontare molteplici difficoltà per preservare tale sentimento. 

I nomi di Sita

Storia di Sita e i suoi nomi

Come le altre Dee induiste, anche Sita ha molti nomi, ognuno con un suo preciso significato. 

Alcuni dei suoi appellativi più comuni sono:

  1. Janaki, cioè “Figlia di Janaka
  2. Rama, forma femminile di Rama
  3. Ramapatni, che significa “Moglie di Rama
  4. Narayani, vale a dire la forma femminile di Narayan o Vishnu
  5. Vaidehi, che potremmo tradurre come “Donna di Videha“. Videha era il regno del padre Janaka
  6. Bhumi Devi, che significa “Dea della Terra“. Infatti Sita è spesso associata alla Terra che rappresenta la fertilità e la vita
  7. Lakshmi, che è la Dea della prosperità e della fortuna. Poichè Sita è spesso vista come un’incarnazione di Lakshmi 

Pratica dedicata a Sita

Sita, un po’ come già visto per Lakshmi, rappresenta la personificazione della bellezza e della profondità d’animo. Ma è specialmente moglie fedele, Dea della Terra e dei suoi incredibili misteri.
È l’esatto opposto di Kali e Dhumavati, così come delle altre divinità impetuose e rivoluzionarie. 

Per dedicare la propria pratica Yoga a questo splendido archetipo, ci sono sicuramente molte opzioni.

Di seguito ti propongo alcuni modi per riuscire a percepire le qualità di Sita e provare a portarle con te nella vita di ogni giorno. 

Ad esempio:

Asana per Sita

Asana per Sita

Sita simboleggia senza dubbio la qualità dell’amore che si esprime nell’abbraccio. Potremmo perfino definire questa semi-divinità come l’emblema femminile dell’abbraccio incondizionato. 

Pertanto, per riuscire a percepire ed espandere le caratteristiche di Sita attraverso lo Yoga, ti propongo di dedicarti a pratiche incentrate su movimenti fluidi e armoniosi connessi al Chakra del Cuore: Anahata. Come, ad esempio, gli Asana con Estensione Indietro. E ancora di focalizzare la tua mente sulla capacità di accogliere i frutti che l’Universo ha da offrirci ogni singolo giorno. 

Non solo. Anche le Posizioni Yoga di Equilibrio in piedi (legate all’Elemento Terra) e gli Asana da Meditazione, rappresentano un ottimo modo per riuscire ad entrare in connessione con questa Shakti.  

Ecco alcuni Asana con Estensione Indietro per Sita:

Urdhva Mukha Svanasana (la Posizione Yoga del Cane a Faccia in Su)
Urdhva Mukha Svanasana (la Posizione Yoga del Cane a Faccia in Su)

Queste sono alcune Posizioni Yoga di Equilibrio in piedi:

  • Vrksasana e le sue varianti (la Posizione Yoga dell’Albero)
  • Garudasana (la Posizione Yoga di “Garuda” o dell’Aquila)
  • Ardha Chandrasana (la Posizione Yoga della Mezza Luna)
  • Utthita Hasta Padangustasana (la posizione Yoga della Mano Estesa all’Alluce)
  • Tadasana (la Posizione Yoga della Montagna)
  • Alanasana (la Posizione Yoga dell’Affondo Alto)
  • Virabhadrasana 3 (la Posizione Yoga del Guerriero 3)
  • Utkatasana (la Posizione Yoga della Forza o della Sedia)
  • Parivritta Ardha Chandrasana (la Posizione Yoga della Mezza Luna ruotata o in torsione)
Parivritta Ardha Chandrasana (la Posizione Yoga della Mezza Luna ruotata o in torsione)
Parivritta Ardha Chandrasana (la Posizione Yoga della Mezza Luna ruotata o in torsione)

Di seguito, invece, alcuni Asana da Meditazione:

  • Baddha Konasana (la Posizione Yoga dell’Angolo Contenuto)
  • Siddhasana (la Posizione Yoga Perfetta)
  • Sukasana (la Posizione Yoga Semplice a gambe incrociate)
  • Ardha Padmasana (la Posizione Yoga del Mezzo Loto)
  • Padmasana (la Posizione Yoga del Loto)
  • Virasana (la Posizione Yoga dell’eroe o del Fulmine)
  • Savasana (la Posizione Yoga del Cadavere)
  • Tadasana (la Posizione Yoga della Montagna)
Asana da Meditazione

Mantra per Sita

Esistono molti Mantra associati a Sita. Dopotutto è un modo estremamente potente per connettersi con la Dea e ricevere la sua benedizione.
Come già saprai, i Mantra rappresentano degli “strumenti” vibrazionali che, secondo la tradizione, andrebbero ripetuti 108 volte. Tuttavia, specialmente se sei agli inizi, ciò che conta davvero è pronunciarli con estrema convinzione e consapevolezza. In ogni caso, per non perdere il conteggio, è sempre utile ricorrere all’uso di una Mala.

Se invece desideri approfondire le tue conoscenze sull’argomento, Yoga Planet ha pensato proprio ad un nuovo Corso Insegnanti Yoga del Suono.

Ma vediamo subito quali sono i Mantra più diffusi per invocare Sita!

1 | Mantra per Sita e Rama

«SITA RAM»

Questo Mantra è una combinazione dei nomi di Sita e Rama, il suo consorte.
È un Mantra potente che può essere utilizzato in qualunque momento per ricevere la protezione e la benedizione di entrambe le divinità.

2 | Mantra d’invocazione

«UDBHAVA – STHITA – SAMHARA

KARINIM KLESHA HARINIM

SARVA – SHREYASKARIM SITAMNATO’HAM RAMA – VALLABHAM»

Che, tradotto dal Sanscrito, significa: 
«Offro saluti all’amata di Rama, Sita,
sorgente della creazione, del mantenimento e della distruzione,
colei che rimuove tutti gli ostacoli interiori e porta il buon auspicio». 

3 | Gayatri Mantra

«AUM JANAKANANDANIYE VIDMACHE

BHUMIJAYE DHI MAHITANNO SITA PRACHODAHYAHT» 

Che potremmo tradurre come: 
«Om, possa avere la conoscenza della diletta di Janaka
Possa meditare sulla figlia della Terra
Possa essere illuminato da Sita».

Sita nella tua vita: perché invocarla?

Solitamente le persone invocano Sita per una varietà di motivi.
Alcuni si rivolgono a lei per chiedere la sua protezione, altri per cercare la sua saggezza e altri ancora per ispirarsi alla sua forza e coraggio. In particolare, le donne invocano spesso Sita affinchè possa concedere loro la sua guida e il suo sostegno. E ciò in virtù del fatto che questa Dea rappresenti un’icona indiscussa di forza e indipendenza femminile.

Come visto Sita è la divinità dell’amore incondizionato. Di conseguenza ci appelliamo a lei ogni volta che dobbiamo “sopportare” con pazienza delle circostanze difficili e sfavorevoli, quando cerchiamo sostegno nel concepire o allevare i figli, o quando vorremmo essere più empatici e compassionevoli.  

Nello specifico potresti rivolgerti a lei in una serie di circostanze simili:

  • Per ricevere e donare lealtà nel matrimonio e nei rapporti di amicizia
  • Per riuscire a vivere un amore incondizionato
  • Per favorire la devozione nei confronti di chi ami
  • Per sviluppare empatia nei confronti di chi soffre
  • Per accrescere la tua compassione 
  • Per ricevere l’amore della Natura
  • Per entrare in sintonia con la Terra e il mondo naturale
  • Per riuscire a “sopportare” con pazienza circostanze difficili o sfavorevoli
  • Per avere un sostegno nel concepire, nutrire e allevare un bambino 

Il culto indiano della Dea

Il culto indiano della Dea

In India Sita è venerata in molti modi diversi. I suoi riti e festival sono celebrati in tutto il Paese, ma sono importanti specialmente nelle regioni del Nord dell’India, dove il Ramayana è particolarmente popolare. Del resto Sita è una figura fondamentale per le donne indiane: è vista come un modello di femminilità e di virtù ma anche come un simbolo di speranza e di rinascita.

Ecco le principali feste a lei dedicate:

  • Sitalsasthi – È un festival che celebra la nascita di Sita. Si festeggia il sesto giorno della luna nuova del mese di Magha, che di solito cade a febbraio o marzo. In questo giorno, i fedeli di Sita digiunano, offrono preghiere, canti e visitano i templi a lei dedicati. 
  • Ramnavami – Questo, invece, è un festival che celebra la nascita di Rama. Ricorre il nono giorno del mese di Chaitra, che di solito cade ad aprile o maggio. In questo giorno, i fedeli di Sita celebrano il suo matrimonio con Rama. 
  • Diwali – È il grande festival delle luci che celebra il ritorno di Rama e Sita a Ayodhya dopo 14 anni di esilio. Secondo il calendario induista si festeggia il decimo giorno del mese di Kartika, che di solito cade a novembre. In questo giorno, i fedeli di Sita celebrano la sua vittoria sul male e il suo ritorno alla casa del marito. Ma in ogni caso si tratta di una festa davvero importante per tutto il Paese, di cui abbiamo già parlato a proposito delle celebrazioni in onore della Dea Lakshmi (di cui, come detto, Sita è considerata una delle principali incarnazioni).

Conclusioni

Anche oggi si conclude il nostro viaggio alla scoperta di Sita.
Se desideri approfondire ulteriormente l’argomento sui poteri della Shaki, ti ricordo che puoi seguire il nostro Corso di Yoga Online al Femminile in qualunque momento. 

In più, se vuoi sviluppare o accrescere in te le straordinarie qualità di Sita, puoi anche scegliere di intraprendere uno specifico Percorso di Yoga personalizzato 1-ad-1 dedicato proprio alla Potenza della Dea.

In ogni caso non scordare di seguirci sul nostro Canale Youtube e sui vari social dove, ogni giorno, potrai contare su nuovi e interessanti contenuti dedicati al mondo dello Yoga e della Meditazione… Approfittane!

Io ti aspetto molto presto qui sul Blog di Yoga Planet con un nuovo articolo! 

Namastè

Francesca Nera 🙏🏻

Staff Yoga Planet